marchi collettivi e di certificazione

Marchi Collettivi e di Certificazione: che cosa sono e come funzionano?

Quando leggiamo “Prosciutto di Parma” o “Parmigiano Reggiano” sull’etichetta di un prodotto, abbiamo a che fare con un marchio collettivo.

Si tratta di marchi che distinguono i prodotti appartenenti a un gruppo omogeneo di imprese, rappresentate da un’associazione di categoria o da un consorzio.

Simili, ma diversi, sono invece i marchi di certificazione quali “Leather Standard”, “Tüv Süd”, “L Free”, che garantiscono l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi.

Marchi Collettivi

I marchi collettivi hanno la funzione di precisare l’origine commerciale di determinati prodotti o servizi, informando il consumatore del fatto che il fabbricante dei prodotti o il fornitore di servizi appartiene a una specifica associazione/gruppo di imprese-imprenditori e ha il diritto di utilizzare il marchio.
Tali marchi svolgono inoltre funzione di garanzia del fatto che i prodotti/servizi rispettino i requisiti previsti da un regolamento specifico.

Questa tipologia di marchi può essere utilizzata da qualunque operatore economico (produttore o commerciante) che lo richieda e che sia in grado di rispettare i requisiti di applicazione definiti nel regolamento d’uso.

Si pensi al marchio collettivo “Bancomat”, utilizzato da più aziende che rispettano il regolamento imposto dal titolare del segno distintivo.

Marchi di certificazione

I marchi di certificazione hanno la funzione di certificare determinate caratteristiche dei prodotti e dei servizi (ad esempio la qualità).
A differenza del marchio comunitario, il marchio di certificazione italiano può essere utilizzato anche per indicare l’origine geografica di un prodotto o servizio, seppur non disgiunta dalla certificazione di altre caratteristiche.

Un esempio è il marchio “Ecolabel”, o “Ecoetichetta europea”, un marchio europeo usato per certificare il ridotto impatto ambientale dei prodotti o dei servizi offerti dalle aziende che ne hanno ottenuto l’utilizzo,

I marchi di certificazione possono essere utilizzati da chiunque ne faccia richiesta e dimostri di rispettare le specifiche previste dal regolamento.

Chi può registrare i marchi collettivi e i marchi di certificazione?

Possono registrare un marchio collettivo tutte le persone giuridiche di diritto pubblico e le associazioni di categoria di fabbricanti, produttori, prestatori di servizi o commercianti (ad esempio consorzi, fondazioni di partecipazione, reti d’imprese ecc.), ma NON possono farlo le società di capitali e le persone fisiche.

Possono registrare un marchio di certificazione tutti coloro (persone giuridiche, istituzioni, autorità ed organismi, e anche persone fisiche), a patto che non svolgano attività di produzione o commercializzazione dei prodotti/servizi del tipo certificato.


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