Startup: 3 consigli da portare in vacanza

Startup sempre più competitive e tool da non dimenticare nella valigia, prima di andare in vacanza

Studio Rubino vuole augurarvi buone vacanze lasciandovi, come fanno i maestri sul finire del periodo scolastico, 3 utili consigli per migliorarvi, degli esercizi per arrivare a settembre preparati alle sfide che la vita e il mercato ci pone.
Di recente abbiamo partecipato in qualità di giudici alla StartCup Calabria 2016, contribuendo tra le cose a incentivare i giovani e le loro idee a credere nelle proprie idee di business con un premio addizionale a quello della competition.

Oggi invece ricalcando i consigli di uno dei portali più accreditati per il mondo delle giovani imprese innovative, Startupbusiness, vogliamo offrirvi un sostegno per la ricerca dei tool e dei passi da seguire per passare dal pensiero ai fatti, dall’idea all’azione.

  • QUANTO PUÒ COSTARE LANCIARE LA PROPRIA APP?
    Dicono che se non sei sul web, non esisti. Questo è vero e, ormai abbiamo ampiamente discusso del tema ché ormai sappiamo benissimo che avrete pronto il vostro sito web aziendale e i vostri social network per restare in contatto con i vostri potenziali investitori, con i vostri clienti e i sostenitori. Ma cosa fare per ampliare le opportunità per rendersi visibili e ampiamente raggiungibili?
    Sicuramente un’APP. Certo in fase di lancio dell’attività aziendale la stima dei costi e il risparmio nelle spese è molto importante, ma non è conveniente relegare ai margini una corretta promozione soprattutto se, queste nuove tipologie di impresa vogliono dimostrarsi vincenti e alternative al rigido e ingessato mondo di vecchi e ormai sorpassati business model. Il web marketing e gli strumenti digitali per un’impresa innovativa sono importanti come il pane.
    Indi per cui se stai pensando di lanciare una nuova app per la tua startup conviene visitare il sito howmuchtomakeanapp.com che con pochi semplici passi sarà in grado di offrirti una veloce stima dei costi e dei tempi per realizzarla. Non si tratta che di una mera stima, ma in poco tempo saprete se tenere in considerazione la spesa per il budget della vostra azienda.
  • QUANTO BUDGET PER FARSI PUBBLICITÀ?
    La qualità potrebbe anche non dipendere dalla quantità di bugdet messo a disposizione per fare marketing, quanto piuttosto da un’accurata previsione di spesa in relazione ad un piano ben elaborato, dal target e dal settore nel quale l’attività di mercato va ad inserirsi. Chiaro è che se l’argomento è più d’applealcome potrebbe essere il food ad esempio ci troveremmo nella situazione di estrema facilità promozionale , in un contesto però altamente concorrenziale, se invece la startup in questione ha a che fare con servizi alle imprese, di nicchia magari e su argomenti come l’ottimizzazione della gestione interna potrebbe risultare molto più complicato ma più proficuo. L’esatta formula di successo non esiste, poiché le strategie e i conseguenti mezzi sono da analizzarsi e da elaborarsi caso per caso, ll’importante è avere un piano e dotarsi di competenze adeguate per realizzarlo senza sperperare patrimoni e tempi preziosi per il team che di sicuro ha altro di meglio da fare lungo il suo cammino.Se l’azienda ha bisogno di “acquisirire lead, utenti, clienti, sottoscrizioni ecc,” è possibile iniziare a farsi un’idea visitando il sito “Ad Spend Calculator for Healthy Business: By Qwilr.” E’ una risorsa gratuita, semplice da utilizzare per definire il linea preliminare una strategia di ADV in grado di calcolare le spese sulle preesistenti carattetistiche metriche, di mostrare la struttura di questo calcolo e successivamente di mettere a fuoco la pipeline, e all’occorrenza, cambiando le variabili, giocare su ulteriori e ipotetici strategie da adoperare e dunque tenere in considerazione, per il disegno finale.
    E’ risultato essere uno strumento utile anche per quelle startup che hanno già avviato investimenti in Advertising precedentemente, dal confronto con gli investimenti in atto e altre variabili che il tool mette a disposizione.

Ci sono tre cose che contraddistinguono l’adv: il prezzo della pubblicità, il comportamento che determina, il valore di tale comportamento per il vostro business. Se capite bene la pipeline di conversione del vostro business, è possibile anche capire se il prezzo a cui vi viene offerta l’adv è un buono per voi, poichè genera al comportamento che vi interessa, cioè la conversion

  • COME PREPARARE UN PITCH
    I ragazzi che nella finale della Startcup Calabria 2016 si sono sfidati, hanno decretato le loro vittorie a suon di pitch, che sono quei discorsi in grado di convincere la giuria a votare per una piuttosto che per un’altra idea di business.L’esito non dipende solo dai dati acquisiti sul valore dell’idea, sulle potenzialità del suo sviluppo, la comparazione con altri simili competitor, i potenziali investitori eccetera, ma anche da come il discorso da presa sulla giuria. Ignorare l’importanza di un pitch fatto bene potrebbe voler significare una sottostima importante per la tua azienda.
    Si può fare un pitch per gli investitori, uno per i potenziali partner, uno per i potenziali clienti, o in occasione di eventi come quello al quale noi abbiamo partecipato, e in questa differente categorizzazione dei pubblico assumerà diverse connotazioni, ma l’unica univoca traiettoria è quella di essere convincenti, efficaci, non banali e sicuramente brevi ma concisi.
    Ancora una volta esce fuori lo spirito del maestro che è in noi, quando ci diceva di essere sintetici non lo faceva di certo perché si annoiava a leggere i nostri temi (o non solo) ma perché sapeva che una corretta comunicazione è quella che con semplicità e velocità era in grado di dire agli altri nel migliore dei modi, quanto c’era da sapere.A scuola sbagliare un tema non era cosa grave, si poteva recuperare al prossimo, per una startup invece quell’unico pitch può essere l’opportunità della vita che non tornerà più. Il primo consiglio è quello di prevederne uno in lingua inglese, sempre più importante, a maggior ragione in contesti ad alto sviluppo tecnologico e innovativo. Il secondo è quello di utilizzare risorse, disponibili online per realizzare il pitch più adatto al vostro caso, senza risparmiarsi ricerche e comparazioni.
    Uno tra i tanti è Pitcherific in grado di suggerirvi come creare un bel pitch desk, in ogni suo aspetto anche nella sua discussione scandita dal timer. E’ possibile selezionare il proprio pubblico, e ottenere al termine dell’esposizione consigli e critiche per migliorarlo o implementarlo in maniera ottimale.

 

[Questo e molto altro sustartupbusiness]
[Crediti Foto Copertina]

Lascia un commento

Studio Rubino Srl
PI: 02316340799

Via Cola di Rienzo, 265
00193 ROMA (RM)
Tel: (+39) 0350075287
staff@studiorubino.com