Brevetti e Invenzioni che NON hanno fatto la storia

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I brevetti e le invenzioni che non hanno fatto la storia. Esempi lampanti di come l’uomo spesso tenda a perder tempo a pensare al futile più che all’utile.

Interrogarsi sul passato è sempre una buona via per scoprire il nostro presente e migliorare il nostro futuro.
No, non è demagogia è solo un po’ di ironia, perché a guardare le invenzioni e i brevetti del passato, almeno alcuni di loro, un paio di risate a denti stretti scappano di certo.

Oggi vi proponiamo una breve selezione delle bizzarrie che il passato ci ha regalato e qualche spunto che i nostri contemporanei hanno preferito cavalcare, senza soppesare molto le conseguenze.

  • The rolling ball

Al primo posto, l’inspiegabile tentativo di far viaggiare gli umani su una palla rotante ha spinto il suo creatore a registrate nel 1936 il mezzo di trasporto che avrebbe rivoluzionato i viaggi di lunga percorrenza sull’oceano. Un aereo senza ali che abbraccia una palla-motore. Chi si sarebbe sentito sicuro su un veicolo del genere?

the rolling ball

  • Periscopeglasses

Nel 1951 è stata la volta della lettura orizzontale, perché non poter mantenere una postura orizzontale, supina, senza contorcere il collo in scomode posizione, solo per leggere l’ultimo romanzo pubblicato? Ecco gli occhiali con lente prismatiche che proiettano la visione dirottata a 90° del testo. E dire che pensavano di poter modificare le abitudini dei grandi lettori.
periscopeglasses

 

 

 

 

 

 

 

  • Poi una lunga serie di applicazioni di tecnologie già esistenti stiracchiate per “semplificare” la vita dell’uomo. Come ad esempio la Cinosfera, una sorta di bici-carrozza, idea partorita nel 1880, chiaramente ecologicamente sostenibile ma umanamente ed eticamente improbabile, perché avrebbe previsto la “carcerazione” di due cani per ruota, obbligati a muovere il tutto come due criceti-motore. Veramente bizzarra! E come non menzionare il salvagente con propulsori per volare via dall’acqua con estrema facilità. Che poi si sa, l’oceano è pieno di insidie ed esser pronti a spiccare subito il volo non guasta.

Se l’uomo fosse stato pronto ad accogliere con un po’ di sana ironia queste invenzioni magari avrebbero avuto successo, perché è in fondo il pubblico  a decretarne la buona riuscita. A molti, ad esempio la famigerata bambola gonfiabile sarebbe apparsa ugualmente bizzarra, si narra (e se ne hanno prove) che Hitler ne possedesse una, eppure oggi rappresenta uno dei toys più venduti per scopi per così dire “ludici”.

  • Chi lo sa se nuove invenzioni come Pino, il giochino sessuale per uomini facoltosi avrà lo stesso successo. La pretenziosità della presentazione del packaging, l’accostamento a fermasoldi e gemelli, le dieci modalità di stimolazione dell’anello del piacere e la possibilità di caricare il dispositivo da una porta USB consentirà al grande pubblico maschile, ricco si intende, renderà gloria agli ideatori del progetto “hot”?

PinoAi posteri l’ardua sentenza.

  • I giapponesi in questo ci surclassano perché hanno prodotto una serie di invenzioni dalla dubbia utilità, sul web ne avrete visto di certe delle belle, come la carta igienica da passeggio, per chi ha il raffreddore e non vuol perdere tempo a cercare i fazzoletti nella borsa. Quindi indossi una sorta di impalcatura sulla testa e strappo dopo strappo niente più goccioline fastidiose.
  • Gli ombrellini per proteggere le scarpe in caso di pioggia, gli occhiali per guardarsi alle spalle, le pantofole per spazzare, munite di spazzola e “palettina” alle estremità delle stesse per rendere più “comoda” la pulizia dei pavimenti. Davvero applicazioni buffe ma di certo di un utilizzo marginale, che in genere si addicono a personaggi un po’ più eccentrici della norma. [Qui un chiaro esempio di queste stranezze dalla dubbia utilità]
  • E dell’ufo detector ne avevate sentito parlare? Un progetto di una compagnia brasiliana, venduta solo on-line a prezzi piuttosto popolari, circa 130 dollari.

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Cose rende dunque brevetti e invenzioni memorabili nel tempo? Sono potenzialmente tutte utili ma non è certo la funzione che svolge a renderla tale quanto il reale bisogno del target che dovrà utilizzarlo.
Una cannuccia che rinfresca la bevanda, per esempio, se immessa nel marcato della Somalia avrebbe di certo un evidente problema di inserimento. Al contrario a Miami potrebbe risultare un gadget indispensabile.

É, come per definizione, l’utilità che apporta al vivere dell’uomo e la capacità di coglierne gli aspetti salienti a decretarne il successo, nonché le plausibili applicazioni nella vita quotidiana.

Conoscere il mondo, i suoi problemi, le necessità e i bisogni dell’uomo significa avere un punto di partenza nella ricerca su cosa è giusto e cosa è sbagliato, nella ricerca di soluzioni e invenzioni per superare gli ostacoli all’avanzamento tecnologico.

 

[crediti foto]

 

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