Chi ha inventato il Bacio Perugina? Breve storia di una dolce invenzione
[space height= “20”]
Come nasce il Bacio Perugina? Alla vigilia di San Valentino scopriamo insieme l’origine del regalo più amato dagli innamorati e non solo.
Bacio Perugina: origine
Il Bacio Perugina è considerato un po’ il simbolo di San Valentino, chi sa cosa si scambiavano gli innamorati prima che esistesse? Se fosse ancora in vita lo chiederemmo a Luisa Spagnoli, nata Sargentini, la cui intuizione diede vita al cioccolatino che tutti amiamo.
Per ripercorrerne la storia dobbiamo risalire al 1907, quando nel cuore di Perugia nasceva La Perugina: una piccola azienda dolciaria con appena quindici dipendenti, fondata da Francesco Buitoni, Leone Ascoli e Luisa Spagnoli. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la gestione rimase a Luisa e a due dei suoi tre figli. La produzione crebbe di anno in anno, abbracciando anche il cioccolato e ampliando il numero di dipendenti dell’azienda. Il primo prodotto di cioccolateria Perugina fu chiamato “Luisa” in omaggio alla fondatrice dell’azienda e sarebbe diventato parte integrante della sua dolce invenzione.
Photo Credits: prolocoroma
Ma quando è nato il Bacio Perugina? La data convenzionale è il 1922 e l’occasione venne offerta da un tentativo di “riciclo creativo”. Allo scopo di ridurre i costi di produzione, Luisa sperimentò un impasto con la granella di nocciole, che avanzava regolarmente dalle varie lavorazioni, ci mise sopra una nocciola intera e lo ricoprì con il cioccolato che aveva preso il suo nome. Probabilmente perché inebriata da cotanta bontà, “cadde” sul nome da dargli: lo chiamò “cazzotto”, perché le ricordava un pugno chiuso con le nocche ben in evidenza. Immagina una Festa degli Innamorati a suon di “cazzotti”, ci sarebbe stato da ridere o ancora il famoso slogan “un bacio, cosa vuoi dirmi?” trasformarsi in “un cazzotto, cosa vuoi dirmi?”. No, non avrebbe funzionato. Per fortuna, qualcun altro è intervenuto nell’attività di naming del prodotto.
Perché il Bacio Perugina si chiama così?
Fu Giovanni Buitoni a intuire che quel nome non avrebbe funzionato, così levò dal negozio il cartello con il “cazzotto” e ne mise uno nuovo: “Bacio Perugina”. Immaginò, infatti, che in una scenario di vendita sarebbe stato molto più carino chiedere il secondo e non il primo.
Era il 1924 quando alla ricetta e al nome perfetto, si unì un packaging che lo era altrettanto. Federico Seneca, Art Director Perugina, creò l’immagine del Bacio, così come la conosciamo oggi (o quasi). Studiò una confezione personalizzata, ispirata al dipinto di Hayez “Il Bacio”, un incarto singolo color argento con scritte blu e pensò a un bigliettino romantico da nascondere al suo interno.
Photo Credits: mgmtmagazine
Nel 1927 l’azienda aveva distribuito cento milioni di Baci e nel 1939 il suo successo superò i confini italiani arrivando in America, dove sulla Fifth Avenue a New York venne inaugurato un negozio Perugina. Manca, però, ancora qualcosa perché il bacio si trasformi nel cioccolatino a cui siamo abituati: le stelle. Elette simbolo di desiderio, speranza e fantasia, arricchiranno l’incarto a partire dal 1940.
Luisa Spagnoli: dal cioccolato alla lana
Luisa Spagnoli è considerata una delle fondatrici dell’industria moderna italiana. Le sue doti imprenditoriali furono alla base del successo dell’azienda Perugina, ma non si manifestarono solo in ambito dolciario.
Infatti, dopo la nascita del Bacio Perugina non si fermò, ma ebbe l’idea di allevare conigli d’angora, da cui ricavare una lana soffice e pregiata senza ucciderli, ma semplicemente pettinandoli. Per farlo, inventò una tecnica particolare (in seguito perfezionata dal figlio Mario) e nel 1928 fondò l’azienda Angora Spagnoli a Borgo Santa Lucia, località vicina a Perugia, dove cominciò a produrre capi in maglieria.
Morì a Parigi nel 1935 per un tumore alla gola e non ebbe la gioia di veder nascere La Casa di Moda Luisa Spagnoli, fondata dal figlio Mario e inaugurata nel 1940 a Perugia con l’apertura del primo di numerosi negozi. Il suo è un esempio di creatività e determinazione ed è la testimonianza di come l’imprenditorialità possa essere declinata con successo anche al femminile. Ebbene sì, nonostante gli importanti contributi di Giovanni Buitoni e Federico Seneca, la risposta alla domanda “chi ha inventato il Bacio Perugina?” è “una donna”. Il successo di Luisa Spagnoli ha ispirato e continua a ispirare le donne di ieri e di oggi.
Se ha fatto questo effetto anche a te e ti interessa scoprire i finanziamenti disponibili a sostegno dell’imprenditorialità femminile non esitare a contattarci. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni del caso e chi sa che il risultato non sia altrettanto dolce e leggendario.
[su_button url=”https://www.studiorubino.com/rubinocz/contatti-roma/” style=”flat” background=”#2a508c” size=”14″ wide=”yes” center=”yes” radius=”0″ text_shadow=”0px 0px 0px #f27320″]CONTATTACI[/su_button]
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.