opere orfane: direttiva ue per tutelarle

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Entro il 29 ottobre 2014 l’Italia sarà chiamata a dare attuazione della direttiva 2012/28/UE del Parlamento e del Consiglio Europeo, avente ad oggetto i termini e le condizioni di utilizzo delle opere orfane.

Per definizione non abbiamo a che fare con opere rese pubbliche ma che per effetto di una mancata certificazione della titolarità sono assoggettate ad un regime particolare di tutela nell’ambito dei “diritti di autore“.

Per la particolarità dell’ambiente in cui si inseriscono, queste opere, e per la crescente importanza del web nella diffusione del sapere e dei saperi si è resa necessaria una (non definitiva) formulazione dei principali temi che le caratterizzano.

Durante il Consiglio dei MInistri che si è svolto l’otto agosto scorso, per volere e iniziativa della presidenza del Consiglio e del Ministro per i beni e le attività cultuali e del turismo, è stato approvato uno schema di decreto legislativo che si premuri di attuare la direttiva entro il 29 ottobre 2014.

In sostanza anche in assenza di comprovati diritto di autore, sarà possibile utilizzare opere di autore ignoto (libri, riviste, quotidiani, rotocalchi, opere cinematografiche o audiovisive, e opere audiovisive prodotte da emittenti del servizio pubblicodetenute da soggetti che non hanno scopo di lucro bensì di diffusione della conoscenza (musei, archivi, biblioteche, istituti di istruzione, cineteche etc.), attraverso la riproduzione a fini di digitalizzazione, indicizzazione, catalogazione, conservazione e restauro, ovvero rendendole disponibili al pubblico per “migliorare l’accesso al patrimonio culturale europeo da parte dei cittadini dell’Unione”. In questo modo l’autore di un’opera potrà essere di mutare lo status dell’opera orfana ed essere in grado di maturare i diritti che ne derivano.

Oltre ad omologare i criteri legali per definire l’istituto dell’opera orfana in tutti i paesi membri, la direttiva, imporrà agli Stati di consultare una banca dati istitutita ad hoc, facente capo allUfficio per l’armonizzazione del mercato interno, attraverso cui reperire (e inserire) tutte le informazion necessarie per gestire le ricerche su tali testi.
In ogni modo nessuna delle previsioni è stata definita in maniera da interferire con il normale iter procedurale per la gestione dei diritti di autore a livello nazionale.

Di seguito alcune criticità espresse dall’Associazione Italiana Biblioteche circa i rischi che tale direttiva potrebbe comportare nel settore. Clicca qui

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