Intelligenza Artificiale e Brevetti: Le nuove linee guida dell’USPTO sul ruolo dell’IA nel Processo Inventivo

Il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) ha sollevato numerosi quesiti etici e giuridici, tra cui la possibilità che un’IA possa essere riconosciuta come inventore di un brevetto. Recentemente, l’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti (USPTO) ha pubblicato linee guida chiare che escludono l’IA come inventore, ponendo l’accento sul ruolo insostituibile dell’ingegno umano nel processo inventivo.

L’Ufficio Brevetti USA e le Invenzioni Assistite dall’IA 

Il documento intitolato “Inventorship Guidance for AI-Assisted Inventions”, pubblicato il 13 febbraio scorso, stabilisce i principi per valutare le domande di brevetto relative a invenzioni sviluppate con il contributo dell’IA, specialmente quella generativa. Questo atto normativo cerca di bilanciare la protezione dell’innovazione tecnologica con la tutela della creatività umana. 

Dibattito aperto sul Ruolo dell’IA 

Fin dai primi sviluppi dell’IA generativa, in grado di apprendere automaticamente e generare nuovi contenuti originali, il dibattito sul ruolo dell’IA nel processo inventivo ha assunto toni accesi. Nonostante alcune eccezioni sporadiche, la posizione prevalente è stata quella di escludere un sistema di IA come inventore. La normativa brevettuale attuale, sia essa di civil law o di common law, pone infatti al centro del processo inventivo l’essere umano, il cui ingegno viene premiato con un monopolio ventennale sul brevetto. 

La Decisione dell’USPTO e Altri Precedenti 

Già nell’aprile del 2020, l’USPTO aveva rigettato la domanda di brevetto per un’invenzione creata dal sistema di IA DABUS, presentata dal dottor Stephen Thaler. L’ufficio brevettuale europeo e altre autorità giurisdizionali di vari paesi, tra cui recentemente anche la Corte Suprema del Regno Unito, hanno seguito questa stessa linea interpretativa, consolidando il principio che solo un essere umano può essere riconosciuto come inventore. 

Criteri per il Contributo Umano Significativo 

Le nuove linee guida dell’USPTO specificano che le invenzioni realizzate con l’ausilio di sistemi di IA non sono escluse a priori dalla brevettabilità, purché vi sia un contributo umano significativo. I criteri per determinare questo contributo includono: 

  

  1. Contributo Attivo
    L’uso di un sistema di IA da parte di una persona fisica non esclude il suo riconoscimento come inventore, se essa contribuisce in modo significativo alla soluzione inventiva.
  2. Strutturazione del Prompt
    La semplice individuazione di un problema non costituisce un contributo significativo, a meno che non si strutturi in modo dettagliato il prompt fornito all’IA.
  3. Sviluppo dell’Output dell’IA Attuare semplicemente un output dell’IA non configura attività inventiva significativa. Tuttavia, sviluppare ulteriormente l’output ottenuto dall’IA può costituire un contributo significativo.
  4. Impostazione e Allenamento dell’IA
    Chi progetta o allena un sistema di IA con l’obiettivo di risolvere un problema specifico può essere riconosciuto come inventore se questo costituisce un contributo significativo.
  5. Supervisione e Possesso.
    La mera supervisione o possesso di un sistema di IA non equivale a un contributo inventivo significativo.

 

Scenari Future e Conclusioni 

Le linee guida dell’USPTO rappresentano un passo avanti significativo nella regolamentazione dell’uso dell’IA nel processo inventivo. Tuttavia, molte questioni rimangono aperte, tra cui la proprietà intellettuale, la responsabilità e l’etica nell’era dell’IA. È fondamentale un dialogo continuo tra legislatori, esperti di tecnologia e comunità accademiche per sviluppare normative che massimizzino il potenziale dell’IA nell’innovazione, garantendo al contempo una giusta tutela dei diritti e degli interessi di tutti gli attori coinvolti. La futura recezione di queste linee guida da parte degli uffici brevetti di altri paesi, in particolare l’European Patent Office (EPO), sarà cruciale per garantire una maggiore certezza ed esaustività nei criteri d’esame delle domande di brevetto assistite da IA.

 

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